don Raffaele Frezzetti

 

Traduzione targa: Il nostro mentore – Eresse la chiesa dei Santi bambini sulle orme di San Pio decimo. Il sacerdote dalle scarpe rotte esempio di umanità – Servo di Dio eresse nel 1950 la nuova chiesa dei SS. Giovanni e Paolo  agli Ottocalli (NA) al servizio dei poveri e del quartiere. “Dietro a un pallone, trovi sempre un ragazzino…” 24 ottobre 2023.

Biografia

Nacque a Napoli il 13 gennaio 1928, figlio di Giovanni e Maria Prota.

Già da ragazzo frequentava tutte le parrocchie della sua zona, da Porta Capuana a Capodimonte, due zone di Napoli ai confini con il quartiere Ottocalli – San Carlo Arena.

Fin dai primi anni della sua giovinezza, avvertì la vocazione per il sacerdozio e si sentiva pronto per raggiungere il suo sogno ad ogni costo e rischio, affascinato dagli esercizi spirituali che si tenevano nell’oratorio della chiesa di S. Antonio Abate, poi crollata per via dei bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale.

La formazione e gli studi

Diplomatosi al liceo con il massimo dei voti, si iscrisse alla Facoltà di Teologia dell’Italia Meridionale di Napoli – Capodimonte. Lì era già conosciuto, si iscrisse nello stesso giorno in cui si diplomò, avendo anche superato con anticipo un corso di noviziato.

Il giorno degli esami del diploma, finito il colloquio orale, pretese che gli lasciassero un attestato provvisorio del diploma, qualcosa che provasse il superamento degli esami stabilendo di aver superato le prove. Per lui era urgente, non poteva aspettare la pubblicazione dei risultati degli esami.

Riuscì ad ottenere un parere per iscritto che sostanzialmente confermava la sua promozione e si recò al seminario nello stesso pomeriggio di quel giorno. Rimase lì e iniziò gli studi di teologia.

Anche il corso di seminarista finì anticipatamente. Fu dispensato dalla Pontificia Facoltà di Teologia ben 8 mesi prima della fine dell’anno accademico. Raffaele Frezzetti fu infatti aggregato al primo gruppo di diaconi prossimi a ricevere il sacramento del sacerdozio, con Pagano, Iodice, Pinto e Pisani. Questi ultimi appartenevano tutti alla classe 19261927, mentre lui era più piccolo di un anno.

Consigliato dal suo amico dott. Cannavacciuolo, decise di studiare anche medicina. Dopo solo due anni di frequentazione decise però di abbandonare.

Mentre conseguiva gli studi, nelle ore libere si dedicava a seguire la costruzione della nuova Chiesa dei SS. Giovanni e Paolo, grazie all’aiuto finanziario dato dal padre Giovanni. La Chiesa, ancora oggi esistente e funzionale, fu completata negli anni successivi alla Seconda Guerra Mondiale, con l’utilizzo delle più moderne tecniche antisismiche esistenti in quegli anni.

La parrocchia fu poi donata alla Diocesi di Napoli.

Ascensione al Sacro Ordine del Diaconato – Don Raffaele Frezzetti

Il sacerdozio

Il 14 giugno 1951, a soli 23 anni, il giovane Raffaele fu ordinato sacerdote dall’allora cardinale Alessio Ascalesi, Arcivescovo di Napoli da cui prese il nome anche l’Ospedale Ascalesi, edificio tutt’ora esistente a Napoli.

Conclusa la costruzione della Chiesa a Piazza Ottocalli, l’inaugurazione si tenne il 26 giugno 1951 per volontà di Don Frezzetti, il giorno della festa dei SS. Giovanni e Paolo cui chiesa prese il nome, già precedentemente esistente e bombardata nella seconda guerra mondiale.

Don Raffaele Frezzetti fu subito nominato parroco e così poté dare inizio al suo ministero, così voluto e desiderato.

Attinse cultura e suggerimenti dal suo insegnante Vincenzo Cilento, stimato esperto di religione nel mondo classico che, negli ultimi anni, divenne docente presso l’Università di Napoli.

La missione

Nel 1952, presso la parrocchia formò il gruppo Scout “Napoli 4”, allora ASCI, oggi AGESCI, di cui prese parte attivamente con la carica di Baloo.

Nel 1955, fondò la prima Associazione Cattolica della Diocesi di Napoli, nel quartiere San Giovanniello, per fornire assistenza alle vittime di guerra.

Dopo aver terminato i lavori della canonica, diventata da subito un ritrovo per i bambini del quartiere, nel 1959 inaugurò l’istituto “Maria Bambina”. Questo, fu prima parificato e poi convenzionato a nome dell’ordine delle Suore di Maria Bambina, presente ancora oggi, in Vaticano a Roma. Un gruppo di suore dello stesso ordine fu ospitato per diversi anni nella  Parrocchia.

Nel 1961 morì l’allora cardinale Marcello Mimmi, conosciuto come “il vescovo dei poveri”. Padre Frezzetti dedicò a suo nome la Sala Teatrale internata, costruita adiacente alla chiesa.

A partire dal 1963, presso i locali della Parrocchia fu aperte la scuola prima un asilo e poi una scuola elementare.

Nel 1966 venne costituita l’Associazione Teatrale e Culturale “Marcello Mimmi”, con l’attivazione della Sala Teatrale per la proiezione di film per bambini.

Nel 1970 Don Raffaele istituì una Scuola Media con corsi serali, in collaborazione con l’Istituto Pasquale Villari di Napoli. Fu il primo modello di scuola ideato a Napoli al fine di aiutare i meno fortunati, che non avevano la possibilità di istruirsi per via della crisi economica causata dalla guerra.

Nel 1971, il sacerdote istituì la Colonia “Soggiorno Montano SS. Giovanni e Paolo agli Ottocalli” in Molise, a Bosco Mazzocca di Riccia (Campobasso), 10 km a confine con l’ultima provincia di BeneventoDecorata e Colle Sannita.

Nel corso del primo anno vennero ospitati all’interno della Colonia circa 70 bambini, il secondo anno erano circa 150. Dopodiché si arrivò a più di 600 bambini, con il personale vigilante che alternava 3 e 4 turni a periodi di 25 giorni nelle stagioni di primavera e estate.

Nel 1975, a 25 anni dalla costruzione della chiesa, furono fatti dei lavori di ristrutturazione del tempio con la modifica di alcuni ambienti, così che sempre più bambini e fedeli potessero frequentare la parrocchia.

All’inaugurazione, il 26 giugno 1975, la Santa Messa fu celebrata da Sua Eminenza Rev.do Corrado Ursi, Cardinale Arcivescovo di Napoli.

In seguito al terremoto dell’Irpinia del 23 novembre 1980, che devastò Napoli, il parroco don Raffaele aprì le porte della chiesa agli abitanti del quartiere che scapparono dalle loro case e molti successivamente, rimasero senza un tetto, ospitandoli per circa 6 mesi.

Dal 1955 fino all’anno 1989, la Parrocchia dei SS. Giovanni e Paolo agli Ottocalli di Napoli divenne la casa di tutti, una vera industria di pace e fratellanza dove ognuno porgeva la mano all’altro, con fedeli provenienti da tutte le province della Campania.

La morte

Don Raffaele Frezzetti a causa di una malattia incurabile e in seguito a 9 giorni di coma, salì al cielo il 6 agosto 1989.

Oggi è sepolto nella congrega di Santa Luciella del cimitero di Napoli Poggioreale.

Genealogia Episcopale

Di seguito la genealogia episcopale di Don Raffaele Frezzetti:

Dediche e Riconoscimenti

Nel 2019 Antonello Oriente, all’epoca suo fedele prediletto, oggi presidente della Associazione Socio Culturale don Raffaele Frezzetti I baldi giovani, scrive una biografia a lui dedicata, dal titolo “Io e il mio Padre”

Nel 2014, nasce l’Associazione Socio Culturale don Raffaele Frezzetti “I Baldi Giovani”, con lo scopo di proseguire la missione iniziata dall’amato sacerdote.

Il 24 ottobre 2024 viene installata una targa commemorativa in Piazza Ottocalli a Napoli, intitolata a don Raffaele Frezzetti, dove insiste la Parrocchia dei SS. Giovanni e Paolo, in memoria del parroco Frezzetti, promossa dal Comune di Napoli nella persona del Sindaco in carica prof. Manfredi e grazie alla assessora e vice sindaca Laura Lieto, che prese in carico la nostra richiesta già deliberata ma, “con un nodo da sciogliere” e dalla stessa Associazione I baldi giovani nata a nome di don Raffaele Frezzetti detto ‘o parrucchiano.

Note:

  1. ^Giordano censura don Carlo – la Repubblica.it, su Archivio – la Repubblica.it. URL consultato il 17 marzo 2022.
  2. ^Antonello Oriente, Io e il mio Padre : con sei diplomi fui licenziato! : i primi miei 10 anni scuola e chiesa, Etabeta, 2019, ISBN 978-88-9349-700-8OCLC 1154480208. URL consultato il 17 marzo 2022.
  3. ^Comune di Napoli – Delibere della Giunta, su comune.napoli.it. URL consultato il 17 marzo 2022.
  4. ^Redazione, Il Comune di Napoli dedica una strada a Noschese e un giardino ai Beatles, su Vesuvio Live, 21 gennaio 2020. URL consultato il 17 marzo 2022.
  5. ^Corriere del Mezzogiorno – Si completa trasloco d’Avalos, su corriere.it.

 

 

 

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