Qual é il significato della filastrocca (e anche del titolo) “ambarabà cicí cocó”?

 

Ambarabà ciccì coccò è il primo verso di una filastrocca in lingua italiana per bambini. È gioiosa, ma senza un particolare senso. Per la sua struttura circolare, come del resto altre filastrocche, può essere ripetuta a piacere.

Quello seguente è il testo riportato da Cesare Segre in un numero di Strumenti critici del 1970:

«Ambarabà ciccì coccò
tre civette sul comò
che facevano l’amore
con la figlia del dottore.
Ma la mamma le chiamò…
ambarabà ciccì coccò.»

Sull’etimologia del primo verso di questa filastrocca esiste uno studio del linguista italiano Vermondo Brugnatelli (2003). A seguito di un’analisi basata sulla fonetica storica dell’italiano, egli ha osservato che essa potrebbe risalire ad epoca latina, quando doveva suonare qualcosa come ”

HANC PARA AB HAC QUIDQUID QUODQUOD

“. Trattandosi di una “conta”, il senso doveva essere, a un dipresso, “ripara questa (mano) da quest’altra (che fa la conta)…“.

La filastrocca è discretamente diffusa e talvolta viene citata, più o meno esplicitamente, in altre espressioni artistiche, dalle canzoni, non solo quelle per l’infanzia (ma anche brani pop/rock), al teatro e alla letteratura:

  • Tre francobolli sul comòè il titolo di uno spettacolo teatrale di Romeo De Baggis del 1982, diretto da Fabio Battistini, e interpretato da Paola Borboni e Diana Dei.

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